Prosegue l’azione di divulgazione del progetto Intrecci di Vita 2.0, realizzato con il sostegno di Fondazione con il SUD ed Enel Cuore onlus, per promuovere la tessitura tradizionale calabrese su tutto il territorio regionale con il seminario dal titolo “Tessitura tra tradizione e innovazione, un percorso possibile”.




L’incontro informativo del 30 ottobre é stato organizzato dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, partner di progetto, presso il Centro Sperimentale Dimostrativo (CSD) di Lamezia Terme e ha visto la partecipazione di tante tessitrici e appassionati del settore che hanno potuto visitare la vasta esposizione dei manufatti realizzati durante il percorso formativo dalle donne che partecipano al progetto.
Uno spazio è stato dedicato ai prodotti realizzati con l’uso di ritagli tessili riciclati, una pratica di sostenibilità promossa da Intrecci di Vita 2.0, che vuole contrastare la moda usa e getta a favore del recupero e riuso creativo di capi e accessori. Diversi i temi affrontati dalle divulgatrici dei CSD, a partire dalla storia e dall’evoluzione dell’arte tessile tradizionale calabrese, passando per tutte le fasi della filiera agrotessile, incluse le pratiche ecosostenibili di colorazione naturale, un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale per la nostra regione, recuperato e valorizzato dall’ARSAC. Un approfondimento sul tema della sostenibilità, con riferimento agli impatti sociali e ambientali dell’industria tessile che richiedono una inversione urgente dei processi e delle tecnologie del settore verso pratiche più sostenibili per l’ambiente e le comunità. A conclusione, le testimonianze delle tessitrici che partecipano al progetto Intrecci di Vita 2.0, che con passione ed entusiasmo hanno acquisito competenze specifiche sulla tessitura da mettere in pratica attraverso tirocini professionalizzanti in aziende del settore.
Le parole di una delle tessitrici sintetizzano il senso del progetto: “Avevo un sogno nel cuore che si è realizzato, ora credo di avere anche un mestiere tra le mani”.




